martedì 31 marzo 2009

TISCALI IN RECUPERO DOPO SMENTITA AUMENTO

Milano, 31 mar. - Titoli Tiscali in rialzo oggi in Borsa dopo la smentita da parte della societa' dell'aumento di capitale. Ieri le azioni avevano perso circa il 20%, sulla scorta delle voci di una prossima operazione sul capitale. Solo in serata era arrivata la nota di smentita, in cui si precisava anche che a breve il cda presentera' all'assemblea la proposta in seguito alla chiusura dell'anno con perdite superiori al terzo del capitale.
Questa mattina le Tiscali sono state lungamente sospese, poi hanno segnato prezzo con un massimo di 0,41 euro (+18%), mentre ora sono trattate a 0,365 euro, con un 5,6%.
(fonte AGI)

PIANO CASA: COLOZZI, IVA A REGIONI PER CASE GIOVANI E STUDENTI

Roma, 31 mar. - Il gettito aggiuntiva dell'Iva scaturito dall'aumento edilizio dovuto al piano casa potrebbe essere destinato a interventi di edilizia sociale, "che risolva il problema della casa per giovani coppie, studenti, precari, che hanno bisogno soprattutto di un'edilizia finalizzata all'affitto sostenibile". Il coordinatore degli assessori regionali al bilancio Romano Colozzi ribadisce l'utilita' della misura proposta dalle Regioni per "virare" il piano casa sul fronte dell'edilizia sociale. "Spero in passi avanti su questo - spiega Colozzi al termine della Conferenza delle Regioni - perche' sarebbero provvedimenti importanti, e vorrei far notare che le misure sull'edilizia garantirebbero comunque entrate che in assenza di questi stimoli non ci sarebbero. Quindi facciamo tutti uno sforzo - e' l'appello al governo - per superare meccanismi di valutazione puramente contabili".
(fonte AGI)

FONDO CEI CON BANCHE. 300MLN PER FAMIGLIE BISOGNOSE

La scelta del 'target' delle famiglie con almeno tre figli, ha spiegato Crociata, ha permesso di restringere il numero dei potenziali beneficiari del fondo a 20-30.000 famiglie, permettendo in questo modo al fondo di funzionare efficacemente con i fondi previsti. I beneficiari del fondo potranno essere le famiglie, anche straniere, purche' sposate, anche solo civilmente.
Le famiglie in difficolta', che abbiano perso tutte le loro fonti di reddito a causa della crisi, dovranno rivolgersi al parroco, che le indirizzera' alla Caritas diocesana che condurra' un controllo preliminare del possesso dei requisiti necessari. Quindi. La Caritas contattera' la banca responsabile della gestione ed erogazione dei fondi, che istituira' la pratica 'in tempi molto brevi', secondo quanto assicurato dal segretario della Cei. Si trattera' di un assegno di 500 euro al mese per un anno, prorogabile per un altro anno.
Non e' previsto per ora l'impiego dei fondi dell'8 per mille: 'Confidiamo nella generosita' degli italiani', ha affermato mons. Crociata. 'E' una sorta di prestito - ha aggiunto - non un gesto assistenziale, non aiuta a fondo perduto ma serve a salvaguardare la dignita' e la speranza, e a superare questa fase particolarmente critica'.
(fonte Asca)

Rally di Borsa

Come nelle più tradizionali e consolidate analisi di borsa, nel momento di massima avversione al rischio e nello sgomento generale, è arrivato il "RALLY" di borsa .

Secondo Martin Zweig,famoso economista di analisi fondamentale, per una grande inversione dei mercati sono necessari 3 ingredienti:

1. Tassi bassi, quindi clima RECESSIVO.

Tassi bassi, quindi clima RECESSIVO : I tassi bassi significa che le economie vanno male, ma significa pure che per stimolarle si abbassano i tassi e i mutui sono meno cari, la spesa costa meno e si liberano risorse per alimentare i consumi. In pratica, la deflazione crea le occasioni di acquistare le cose a prezzi più bassi, le aziende possono finanziarsi a costi inferiori e pagare i loro debiti più facilmente di prima. Quando il denaro costa poco, in pratica si agevola la spesa.

2. Enorme liquidità in giro per il mondo.

Enorme liquidità in giro per il mondo : La fuga dai mercati azionari, la contrazione del credito, ma soprattutto il piano OBAMA e FED di oltre 1.500 MILIARDI di Dollari hanno generato il più grande volume della base monetaria della storia. Il mercato ha fatto "finta" finora di non vedere tutto ciò, ma siccome, come già detto, prima o poi gli effetti si sarebbero fatti sentire presto, la miccia è stata accesa quando la FED ha riversato sul mercato delle banche un fiume di denaro.

3. Sentiment molto pessimistico.

Il Sentiment:Il sentiment è lo stato emotivo del mercato, il suo umore, la sua tendenza positiva al rialzo, o negativa al ribasso, oppure la sua neutralità. Si tratta di un termine sicuramente molto efficace, che ci fornisce immediatamente l'idea di ciò che rappresenta.

In pratica è ciò che succede da Novembre, ossia da quando le 3 analisi, FONDAMENTALE, TECNICA e del SEMTIMENT dicevano tutte la stessa cosa : STRONG BUY.

Dall´inizio dell´anno i mercati che sono andati meglio sono stati il BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), l´ energia ma più in generale tutti i paesi emergenti.

La redazione de "Il blogghista"

Crisi, Tremonti: Le riforme? Le stiamo facendo

"Sara' un segno che la crisi globale si va stabilizzando se l'Italia torna a riflettere sulle proprie paure nazionali di declino. Il crac dei mercati aveva interrotto il discorso, ma ora le e'lite del Paese tornano a guardarsi allo specchio e a chiedersi se per caso l'autocritica, la ricerca di modelli e anche gli schieramenti interni non siano da rivedere". Lo riporta il CORRIERE DELLA SERA. Che scrive: "Un'occasione per parlarne e' arrivata al dibattito, organizzato dalla Fondazione 'Corriere della Sera', del volume di Guido Tabellini sull'Italia in gabbia: il volto politico della crisi economica '. Dato che e' una raccolta di scritti degli ultimi dieci anni, chiama in causa argomenti passati e presenti di Giulio Tremonti. E il ministro dell'Economia non si e' sottratto al confronto con il rettore della Bocconi. 'Sulla concorrenza e il mercato una riflessione la dobbiamo fare - ha attaccato - . Le verita' istantanee che massimizzano l'efficienza contano meno della visione storica '. Su questa base, Tremonti trova che la crisi riscatti l'Italia in quelle che molti economisti consideravano debolezze. 'Si diceva che i Paesi che hanno fatto le riforme crescono di piu', ma non credo che ora britannici o irlandesi si considerino un modello '. Al contrario, per Tremonti l'Italia dei 4 milioni di partite Iva, degli 8 mila comuni, del basso debito privato sovvertira' le classifiche pre-crisi: 'Siamo abbastanza forti'. Resterebbero i conti da fare con i milioni di giovani incagliati nel precariato o espulsi, senza ammortizzatori, da un mondo del lavoro che tutela solo alcuni. L'obiezione e' del vicedirettore del 'Corriere' Dario Di Vico, che osserva: 'Il consenso non e' fine a se stesso, deve servire a fare riforme'. Anche Tabellini risponde: 'In passato abbiamo fatto male e dobbiamo saperlo. Ora piu' concorrenza dell'istruzione, nel commercio o nella logistica favorirebbe la crescita'. Ce n'e' abbastanza perche' Tremonti replichi rivendicando il programma di governo: c'e' la riforma della pubblica amministrazione ('perche' il ministro Brunetta ai congressi si commuove ma al telefono si arrabbia '), il federalismo fiscale, il nucleare, la scuola e un consenso che serve perche' 'rende solido il governo'. Corrado Passera di Intesa Sanpaolo trova che le riforme siano fattibili ma l'Italia tiene bene nella crisi perche' ha difeso 'un'economia diversificata fra servizi, turismo, industria, agricoltura '. Anche le banche 'hanno qualche merito - rivendica Passera - e i Tremonti bond sono un'ottima cosa'.
Sulla stessa lunghezza d'onda Marco Tronchetti Provera di Pirelli: 'L'Italia sa costruire consenso attorno alle riforme - dice - . Nel tessuto del Paese c'e' la chimica per uscire dalla crisi meglio di come ci siamo entrati'".
(fonte Velino)

APERTURA BORSA 31 Marzo 2009

BORSA MILANO: AVVIO IN RIALZO, MIBTEL +0,66%
Piazza Affari apre la seduta in rialzo. Il Mibtel guadagna lo 0,66% a 12.502 punti e lo S&P/Mib dello 0,65% a 15.368 punti.

BORSA: LONDRA APRE IN RIALZO (+0,53%)
Apertura positiva per la Borsa di Londra, con l'indice Ftse100 che segna un progresso dello 0,53% a 3.782,90 punti.

BORSA: FRANCOFORTE APRE IN RIALZO (+0,46%)
Apertura in rialzo per la Borsa di Francoforte, con l'indice Dax in progresso dello 0,46% a 4.007,66 punti.

BORSA: PARIGI APRE IN RIALZO(+0,56%)
La Borsa di Parigi ha aperto le trattative questa mattina con un incremento dello 0,56 per cento. L'indice Cac40 e' arrivato a quota 2.734,69 punti.

Aperture positive per le principali borse europee dopo i rovesci registrati nella notte A New York e Tokio. Piazza Affari, dopo il guadagno dello 0,66 per cento nel primo Mibtel, continua a rimbalzare verso l'alto, registrando un rialzo dell'1,24 per cento (12.574 punti). Prestazione eccellente per la Fiat, le cui azioni hanno guadagnato il 7 per cento, dopo l'annuncio dell'accordo trovato con la casa statunitense Chrysler. Avvio positivo anche per la Borsa di Londra il cui indice Ftse100 ha guadagnato lo 0,53 per cento, portandosi a quota 3.782,90 punti. Bene anche gli esordi di Parigi (Cac40 a + 0,56 per cento) e Francoforte (Dax a piu' 0,46 per cento). Nella notte invece secondo scivolone per la Borsa di Tokyo. L'indice Nikkei ha chiuso con una perdita dell'1,54 per cento, non andando oltre quota 8.109 punti. Pesante passivo anche per la Borsa di New York, il cui indice Dow Jones ha perso il 3,27 per cento. leggermente meglio il Nasdaq che ha fatto segnare un ribasso del 2,81 per cento. Sulla piazza statunitense ha pesato la crisi del settore automobilistico.

(fonte Ansa, Velino)

AUTO: GM; SI APRE IL DOPO WAGONER, FUTURO FA PAURA

TITOLO SOTTO PRESSIONE A NY, CEDE 25%; BANCAROTTA PIU' PROBABILE

General Motors volta pagina: dopo otto anni si chiude l'era di Rick Wagoner che si 'sacrifica' affinche' la societa' abbia la possibilita' di ottenere ulteriori fondi dal governo. Un 'sacrificio' al quale si sottopone forte di poter incassare - secondo indiscrezioni stampa - 20,2 milioni di dollari fra pensione e benefit. Il timone del colosso di Detroit finisce nella mani del chief operating officer Fritz Henderson, identificato da Wagoner come 'uomo chiave' per una ristrutturazione di successo. Il terremoto ai vertici e le ombre che si addensano sul futuro della casa automobilistica fanno precipitare il titolo in Borsa, dove cede a fine giornata il 25,97%.
Valutando il piano presentato di ristrutturazione presentato in febbraio non adeguato, l'amministrazione Obama spinge Gm a fare di piu' e fissa in 60 giorni il termine per la presentazione di un nuovo progetto con tagli piu' radicali. Secondo il governo, comunque, una bancarotta 'chirurgica', assistita e garantita dal governo, sarebbe la soluzione migliore. Gm fa resistenza ma allo stesso tempo ammette, tramite Henderson, che una bancarotta assistita dal governo e' piu' probabile anche se non rappresenta la prima scelta della societa', visto che un bancarotta' 'strategica' con il governo garante sarebbe meno rischiosa di un ricorso al Chapter 11. Cosciente della 'storica opportunita'' che le viene concessa dall'amministrazione', Gm si impegna nei 60 giorni a disposizione a migliorare il suo piano: 'La nostra preferenza e' quella di completare la ristrutturazione fuori dalla corte.
Comunque Gm intraprendera' ogni azione necessaria per una ristrutturazione di successo, che potrebbe includere un processo supervisionato dal tribunale'. 'Abbiamo significative sfide davanti a noi. Sono fiducioso sul fatto che la squadra di Gm avra' successo e che una Gm piu' forte e in salute giochera' un importante ruolo nel rivitalizzare l'economia americana', spiega il neo amministratore delegato Henderson, sottolineando che 'l'amministrazione ha detto chiaramente che si aspetta da Gm sforzi di ristrutturazione piu' ampi e veloci. Voglio che gli americani sappiano che capiamo questa esigenza. La strada e' dura ma l'obiettivo finale, cioe' quello di una Gm piu' forte, lo condividiamo'.
L'amministrazione Obama, comunque, sembrerebbe premere per un ricorso al codice della bancarotta, attraverso il quale Gm come Chrysler sarebbe divise in due: una Gm 'buona' e un 'cattiva', cosi' come una' Chrylser 'buona e una cattiva'. La Gm 'cattiva', nella quale confluirebbero i marchi Humemr e Saturn, ma anche gli stabilimenti con performance negative, sarebbe liquidata, mentre quella buona riuscirebbe a uscire piu' agevolmente e velocemente dalla bancarotta.
(fonte ANSA)

Luce e gas, tariffe giù da aprile

Famiglie risparmieranno 92 euro l'anno

Scendono ancora i prezzi delle bollette di elettricità e gas. Dopo le riduzioni di inizio anno, dal primo aprile l'Autorità per l'energia ha stabilito una nuova diminuzione delle condizioni economiche di riferimento: -2% per l'energia elettrica e -7,5% per il gas, per un taglio totale medio che toccherebbe circa il 6%. Una famiglia risparmierà così circa 92 euro all'anno.

In particolare, si risparmieranno circa 9,4 euro per l'energia elettrica e 83 euro per il gas naturale, tagliando così le spese del 6%.

Dopo le stangate del 2008, quindi, si conferma la tendenza al ribasso già avviata a inizio anno, e messa in moto dalla discesa dei prezzi del petrolio. L'aggiornamento trimestrale delle condizioni economiche di riferimento fissate dall'Autorità riduce così a 16,799 centesimi di euro per kilowattora il prezzo per la fornitura di energia elettrica e a 73,41 centesimi di euro per metro cubo per il gas, tasse incluse.

"Possiamo annunciare ulteriori riduzioni delle bollette, a vantaggio dei consumatori, grazie al calo del petrolio dal settembre 2008" commenta il presidente dell'Autorità per l'Energia Alessandro Ortis. "Per l'elettricità, questi positivi effetti si erano già tradotti in ribassi nel precedente aggiornamento, con un -5,1% da gennaio. Particolarmente significativa è l'attuale diminuzione dei prezzi del gas, il cui aggiornamento segue a distanza l'andamento dei prezzi elettrici, essendo i prezzi del gas collegati all'andamento delle quotazioni dei prodotti petroliferi nei 9 mesi precedenti. Per questo, a gennaio la riduzione sul gas, -1%, era stata meno evidente di quella attuale e più significativa, -7,5%".

Entro giugno altri aiuti per i meno abbienti
Ortis ha poi annunciato ulteriori interventi per le famiglie meno abbienti: in particolare, entro giugno ci sarà un bonus gas proprio per i nuclei più disagiati, che si affiancherà a quello che già esiste per l'energia elettrica. "E' già disponibile" ricorda Ortis "il bonus elettrico che prevede sconti medi del 20% circa (sul netto da tasse) per le famiglie in disagio economico e un aiuto anche per gli ammalati obbligati a utilizzare apparecchi elettromedicali salvavita. Il bonus è retroattivo a tutto il 2008, per chi presenti la domanda al proprio Comune, entro il prossimo 30 aprile. Anche per il gas sarà reso operativo, entro giugno, un bonus gas, con retroattività fino all'inizio del 2009".

Scajola: un sollievo per tante famiglie
"Il nuovo sensibile calo delle bollette conferma che la diminuzione dei prezzi al consumo, dovuta al calo dei prezzi del petrolio, continua ad alleviare i bilanci delle famiglie", ha commentato il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola. "In Italia ci sono quasi 18 milioni di lavoratori dipendenti a reddito fisso. La grandissima maggioranza di essi non teme per il proprio posto di lavoro, ha un reddito certo e un potere d'acquisto in aumento rispetto a sei mesi o un anno fa. Nei giorni scorsi il Centro Studi Confindustria, confermando una previsione che avevo fatto nell'ottobre scorso, ha calcolato che quest'anno una famiglia media che ha un mutuo immobiliare spenderà circa quattromila euro in meno per il calo dei prezzi energetici e dei tassi d'interesse. Qualche settimana fa il presidente della Bce Trichet ha dichiarato che le imprese e la famiglie non hanno ancora adeguato i propri comportamenti ai ribassi dei prezzi delle materie prime e degli interessi. Ciò significa che si stanno riaprendo margini significativi per l'investimento e il consumo, elementi importantissimi per arginare la crisi".

(fonte tgfin.it)

Ecco il "super" pulito ed economico

Poca energia e prezzi "mini" all'Unes

Difendere l'ambiente conviene. Se ne sono accorti alla catena di supermercati Unes. Dove hanno appena lanciato un esperimento: il centro commerciale di Magnago, alle porte di Milano, che riduce le emmissioni inquinanti e consuma meno energia, può permettersi di assicurare prezzi bassi per 365 giorni l'anno.

Altro che promozioni, sconti e ribassi "una tantum". Rispettare l'ambiente fa spendere meno tutti: aziende e consumatori. Tanto che Unes ha in mente di allargare l'esperienza a diversi altri suoi centri: da qui a fine anno saranno convertiti all'eco altri sei supermercati.

Come funziona il super di Magnago
I cestelli della spesa e i carrelli vengono fatti recuperando tappi di bottiglia, gli shopper sono biodegradabili, e poi ci sono macchine per riciclare le bottiglie in Pet, che vengono "ripagate" con speciali buoni sconto. Ma soprattutto ci sono impianti iperavanzati che assicurano un inquinamento molto inferiore alla media. Come ad esempio il sistema eCold, l'impianto integrato con una centrale termo-frigorifera che trasfomra l'eneria elettrica in energia termica per banchi, celle frigorifere, riscaldamento e condizionamento: tutto questo permette di ridurre le emissioni di CO2 del 27%. Inoltre l'impianto recupera il calore che si disperderebbe e che viene accumultao per l'inverno.

Ma anche l'illuminazione costa e inquina di meno. L'uso di lampade a Led per il magazzino fa risparmiare il 90%, mentre i dispositivi ad alta efficienza delle corsie del negozio dimezzano i consumi energetici. "Siamo fermamente convinti che la formula del saving e della tutela dell'ambiente rappresentino il futuro di un mercato responsabile" dice Mario Gasbarrino, amministratore delegato di Unes. "Già l'anno scorso Unes ha dato un forte impulso alla sensibilizzazione sui temi dell'ecosostenibilità attraverso campagne dedicate al risparmio energetico e all'utilizzo consapevole degli imballaggi, spesso fra i principali responsabili delle più gravi forme di inquinamento. Per questo la nostra volontà di rafforzare l'impegno per l'ambiente rappresenta la naturale evoluzione della nostra storia aziendale e dei nostri valori guida".

Ma l'ecologia del centro Unes è davvero a 360 gradi: perfino le pellicole applicate sulle ante dei banchi frigo svolgono un'azione di "taglio termico" con cui si risparmiano 130 kilowatt per ogni anta. E ancora, con le stampanti Ncr si stampano gli scontrini in modalità fronte-retro, dimezzando il consumo di carta. Tutto questo fa bene anche al portafogli dei clienti, che si trovano a dover pagare, alla cassa, prezzi supercompetitivi. Meglio di così...

(fonte tgfin.it)

Fiat-Chrysler: Obama benedice l'accordo e Marchionne ringrazia

Al via il piano Usa di sostegno della Casa Bianca che spera di salvare Gm e Chrysler ma non è escluso il ricorso alla bancarotta per avviare un «nuovo inizio».

La crisi dell'auto, secondo Barack Obama è un «fallimento delle leadership da Washington a Detroit, ma non lasceremo scomparire la nostra industria: servono nuovi piani credibili per la ripresa». Lo ha detto a Washington il presidente degli Stati Uniti Barack Obama annunciando il piano della Casa Bianca per cercare di migliorare il grave stato di salute dell'industria dell'auto, con un messaggio che ha il sapore dell'ultimatum all'indirizzo di Chrysler : «Ha trenta giorni per raggiungere un accordo di fusione con la Fiat la cui dirigenza ha saputo mettere a segno un turnaround impressionante. La Fiat - ha continuato - porterà in dote nuove tecnologie per contribuire allo sviluppo di nuove auto a minori consumi». Ad Obama ha risposto, ringraziando, l'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne e affermando che l'alleanza salverà posti di lavoro.
Dopo la sollecitazione di Obama, dal quartier generale della Chrysler è stato diffuso un comunicato che ha ribadito lo stato dell'arte delle trattative con Fiat: «Chrysler, Fiat e Cerberus hanno raggiunto un accordo su uno schema di alleanza globale, con il sostegno del dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti». Detto questo, la casa Usa non nasconde come esistano «ancora notevoli ostacoli da superare». Da segnalare tuttavia che l'accordo di cui parla il comunicato, hanno precisato l'ufficio stampa dell'azienda americana e quello di Fiat, è «un accordo basato sulla revisione del precedente accordo non vincolante siglato con Fiat». Non si tratta ancora, dunque, dell'accordo teso al completamento dell'alleanza tra Chrysler e Fiat che Obama ha posto come condizione per l'erogazione di nuovi aiuti federali, fino a 6 miliardi di dollari. Indicativo quanto ribadisce comunque Nardelli. Il numero uno di Chrysler scrive infatti che la società «ha detto ripetutamente che Fiat rafforza il suo modello di business che amplia il suo livello di competitività a livello globale». Ancora, «Fiat rafforzerà la capacità di Chrysler di creare e conservare posti di lavoro negli Stati Uniti; darà ai consumatori americani più scelte per l'acquisto di veicoli avanzati che rispettino l'ambiente; fornirà ai concessionari più di quei prodotti di cui necessitano per operare con successo; aiuterà a stabilizzare la base dei fornitori; e permetterà a Chrysler di restituire più presto i prestiti governativi». Arriva dunque più di una dimostrazione di fiducia su Fiat, vista ora dallo stesso Governo degli Stati Uniti come un requisito imprescindibile per garantire la sopravvivenza dell'azienda americana.
Il piano di aiuti Usa per l'auto- L'amministrazione Obama alza dunque il velo su nuove misure per rilanciare le vendite di auto negli Stati Uniti e sostenere così le due grandi malati di Detroit, Gm e Chrylser e di riflesso Ford. Il Gigante dell'Ovale Blu sembra infatti riuscire a reggere anche perché almeno in Europa ha performato meglio di quanto abbia fatto Gm con Opel negli ultimi mesi.
Il presidente americano Barack Obama ha spiegato che tra misure adottate figurano sgravi fiscali per chi acquista un'auto nuova fra il 16 febbraio 2009 e la fine dell'anno.
«Questo consentirà - ha spiegato Obama - alla famiglie di risparmiare centinaia di dollari e si potrebbe tradurre in un aumento delle vendite di 100.000 unità».
Il Governo inoltre si impegna a garantire gli obblighi di Gm e Chrysler nei confronti dei propri acquirenti: «Spero che quello che sto annunciando oggi risponda alle domande che la gente si pone sul futuro di Gm e Chrysler. Ma nel caso ci fossero ulteriori dubbi fatemi domande il più chiaramente possibile: se comprate una vettura Chrysler o Gm continuerete a ricevere i servizi come sempre.
Le garanzie saranno al sicuro, infatti saranno più al sicuro che mai perché a partire da oggi il governo americano sarà dietro le vostre garanzie».
«Se i nuovi piani non funzioneranno - ha detto Obama - prenderemo in considerazione un ricorso pilotato all'amministrazione controllata per Genelar Motors e Chrysler». Non è da escludere – ha detto che un nuovo inizio per Gm e Chrysler possa arrivare proprio con «il ricorso al codice della bancarotta come meccanismo per assicurare una ristrutturazione più forte».
Il ricorso alle procedure fallimentari potrebbe «rendere più semplice» alle due Case automobilistiche «ripulirsi rapidamente dai vecchi debiti» e ripartire in condizioni migliori, ha sottolineato l'inquilino della Casa Bianca.
La Casa Bianca non intende dunque agire direttamente. «Non abbiamo – ha detto Obama alcuna intenzione di gestire Gm. Vogliamo che Gm diventi una società più forte e competitiva».

(fonte ilsole24ore.it)