Le famiglie in difficolta', che abbiano perso tutte le loro fonti di reddito a causa della crisi, dovranno rivolgersi al parroco, che le indirizzera' alla Caritas diocesana che condurra' un controllo preliminare del possesso dei requisiti necessari. Quindi. La Caritas contattera' la banca responsabile della gestione ed erogazione dei fondi, che istituira' la pratica 'in tempi molto brevi', secondo quanto assicurato dal segretario della Cei. Si trattera' di un assegno di 500 euro al mese per un anno, prorogabile per un altro anno.
Non e' previsto per ora l'impiego dei fondi dell'8 per mille: 'Confidiamo nella generosita' degli italiani', ha affermato mons. Crociata. 'E' una sorta di prestito - ha aggiunto - non un gesto assistenziale, non aiuta a fondo perduto ma serve a salvaguardare la dignita' e la speranza, e a superare questa fase particolarmente critica'.
(fonte Asca)
Non e' previsto per ora l'impiego dei fondi dell'8 per mille: 'Confidiamo nella generosita' degli italiani', ha affermato mons. Crociata. 'E' una sorta di prestito - ha aggiunto - non un gesto assistenziale, non aiuta a fondo perduto ma serve a salvaguardare la dignita' e la speranza, e a superare questa fase particolarmente critica'.
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